
Un team cinese di recente costituzione, l’azienda di consulenza Concordia AI, ha rilasciato un documento intitolato “State of AI Safety in China“, una fonte di analisi approfondita sulle politiche di sicurezza AI adottate dalla Cina. Il rapporto, datato ottobre 2023, si addentra nelle dinamiche interne ed internazionali che la Cina sta perseguendo, con implicazioni dirette sul tessuto socio-economico e tecnologico mondiale.
La governance domestica dell’AI in Cina si sta strutturando attraverso l’implementazione di un registro di algoritmi e la progettazione di un disegno di legge sull’intelligenza artificiale che prevede meccanismi di licenza per le applicazioni AI considerate ad alto rischio. Questo quadro normativo è ancora in fase di elaborazione, ma segnala un’attenzione crescente verso la necessità di regolamentare il settore.
A livello internazionale, la Cina promuove un dialogo cooperativo, preferibilmente sotto l’egida delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di mantenere un controllo umano sugli sviluppi AI, una posizione che sottolinea la ricerca di un equilibrio tra innovazione e sicurezza. A casa, invece, la Cina sta esplorando con vigore le potenzialità dell’apprendimento per rinforzo da feedback umano (RLHF) e della robustezza dei sistemi AI. Queste ricerche sono considerate fondamentali per garantire che l’AI possa operare efficacemente e in sicurezza, anche in contesti operativi non prevedibili.
Il dibattito sui rischi associati all’AI sta guadagnando terreno tra gli esperti cinesi, con una crescente consapevolezza che si allinea a quella globale. Nonostante ciò, si nota una certa riluttanza da parte dei laboratori cinesi nell’adottare un’autoregolamentazione proattiva sui rischi delle AI di frontiera, sebbene recenti iniziative industriali mostrino un interesse in ascesa verso l’allineamento e la sicurezza dell’AI.
Per quanto concerne la percezione pubblica, i dati sull’opinione dei cittadini cinesi sono scarsi, tuttavia sembrano indicare che la maggior parte delle persone in Cina ritiene che i pericoli presentati dall’AI siano controllabili e che i vantaggi offerti da questa tecnologia superino i potenziali rischi.
Il rapporto termina evidenziando quanto sia cruciale capire bene come la Cina gestisce la sicurezza dell’intelligenza artificiale, poiché – vista l’importanza del Paese nel settore AI – questo inciderà sulla sicurezza della tecnologia a livello globale. Si invoca quindi la necessità di studi più ampi che possano tracciare un quadro chiaro e aggiornato sullo stato della sicurezza dell’AI in Cina, un aspetto che avrà sicuramente un impatto sulle future direzioni che prenderanno le politiche e lo sviluppo tecnologico a livello internazionale.
Per approfondire: State of AI Safety in China