
Due storie, due start-up che usano l’intelligenza artificiale per ridurre lo spreco di cibo.
La prima è Winnow Solutions, con base a Londra, che ha realizzato un “mastello intelligente” per le cucine dei ristoranti. Il mastello è dotato di un sistema ottico di classificazione che identifica il cibo che viene buttato, assegnandogli un valore monetario e mantenendo un inventario di cosa è stato gettato. Grazie ai dati così ottenuti gli chef capiscono quali sono i cibi che vengono maggiormente sprecati in cucina e adattano le loro procedure. Con questo sistema una cucina riesce in media a ridurre lo spreco di cibo della metà.
La seconda start-up è l’israeliana Wasteless, che nei supermercati tiene traccia delle date di scadenza dei cibi e cambia dinamicamente il loro prezzo a seconda della deperibilità: una confezione che è più vicina alla scadenza costerà di meno, con il vantaggio ovviamente che questa operazione viene fatta per tutti i cibi deperibili e in maniera automatica. In 12 settimane di test un’insegna della grande distribuzione è riuscita a ridurre lo spreco di cibo del 39% e aumentare le entrate del 110%.