
Il geofisico Paul Johnson, del Los Alamos National Laboratory, sta sperimentando un modello di machine learning per individuare i segnali che precedono un terremoto. Due anni fa il suo team è riuscito correttamente a predire un terremoto in laboratorio, un lavoro poi replicato in Europa da alcuni ricercatori, fra cui diversi italiani. Recentemente tuttavia lo studio ha subìto una critica da altri due ricercatori (a pagamento su Nature, ma visualizzabile anche qui su Twitter).
Per approfondire potete leggere l’articolo qui, però con un caveat: se non si riesce a predire con esattezza il luogo e la data (o date) del terremoto, l’avvertimento rischierà di fare più danni del terremoto stesso.