L’aviazione russa rimpiazzerà gli aerei da ricognizione con droni autonomi

In Russia continua la progressiva implementazione di tecnologie autonome presso selezionati reparti militari. Poco tempo fa accennavo alla prima unità armata di robot d’assalto, adesso anche gli squadroni di ricognizione aerea saranno gradualmente rimpiazzati con droni che opereranno con maggiore autonomia.

Izvestia riporta che i Sukhoi Su-24MR attualmente in dotazione presso tali reparti saranno sostituiti con i droni a lungo raggio Orion e Altius, in grado di volare per diverse migliaia di chilometri. In particolare l’Altius, noto anche come scout killer, secondo un articolo dell’anno scorso sarebbe dotato di modelli di intelligenza artificiale che gli consentirebbero di by-passare i sistemi di difesa aerea nemici, distruggere gli obiettivi e tornare alla base (uso il condizionale perché queste caratteristiche andrebbero testate in battaglia, per ora abbiamo solo dichiarazioni alla stampa).

I droni individueranno il nemico con l’aiuto di sistemi optoelettronici nonché attraverso emissioni radio-elettroniche. Secondo alcune fonti, tuttavia, la data esatta di completamento del riarmo è ancora sconosciuta, tutto dipenderà da quanto velocemente i nuovi droni saranno testati e dall’inizio della produzione in serie.

Il ministero non ha comunque intenzione di rinunciare completamente all’aviazione da ricognizione con equipaggio umano. Se necessario queste funzioni saranno eseguite da cacciabombardieri Su-34, aggiornati secondo il progetto “Sych“. I velivoli saranno comunque in grado di rilevare autonomamente obiettivi terrestri, marini e aerei in qualsiasi condizione atmosferica e a una distanza maggiore di prima.

Per approfondire (in russo): Встать в рой: подразделения ВКС переходят на беспилотную разведку

Mi occupo da molti anni di intelligenza artificiale. Dopo la laurea in Management ho conseguito una specializzazione in Business Analytics a Wharton, una certificazione Artificial Intelligence Professional da IBM e una sul machine learning da Google Cloud. Ho trascorso la maggior parte della carriera – trent'anni - nel settore della cybersecurity, dove fra le altre cose sono stato consigliere del Ministro delle Comunicazioni e consulente di Telespazio (gruppo Leonardo). Oggi mi occupo prevalentemente di intelligenza artificiale, lavorando con un'azienda leader del settore e partecipando a iniziative della Commissione Europea. Questo blog è personale e le opinioni espresse appartengono ai singoli autori.