
Presto disponibile un’app che riesce a leggere il labiale, convertendo i movimenti delle labbra in testo. Anche se per ora i risultati sono tutto fuorché straordinari, future applicazioni potrebbero portare seri rischi per la privacy delle persone.
Molti laboratori (come Sony) studiano da anni tecnologie VSR (Visual Speech Recognition) per leggere le labbra senza input audio, ma nessuno finora ha davvero ottenuto risultati sensazionali. Adesso una start-up irlandese, Liopa, sembra essere riuscita a produrre un software con livelli di accuratezza promettenti: circa il 90% di riconoscimento, anche se solo su qualche dozzina di frasi.
Per ora l’app, chiamata SRAVI (Speech Recognition App for the Voice Impaired), viene sperimentata negli ospedali, per dare voce a chi l’ha persa e non è ancora in grado di usare il linguaggio dei segni. Ma quando l’accuratezza, l’ampiezza del vocabolario e soprattutto la versatilità della tecnologia aumenteranno fino a determinati livelli, potrà essere possibile monitorare cosa dice una persona semplicemente puntando da remoto una videocamera ad alta definizione.
Attualmente siamo ancora molto lontani da questi usi, ma sappiamo bene cosa succede con certe funzioni della visione artificiale: basta distrarsi un attimo e la “soluzione” è già diventata un problema.
Per approfondire: Tech Companies Are Training AI to Read Your Lips