Investigatori usano l’AI per esaminare 60 milioni di documenti

BBC News ha un’interessante storia su come un team di investigatori ha usato l’intelligenza artificiale per trovare prove di corruzione presso Airbus.

Il problema principale in casi come questo è la mole enorme di documenti da controllare: oltre 500 milioni nel caso di Airbus. Rimuovendo i duplicati e i documenti non rilevanti per il caso il numero è sceso a 60 milioni, ancora troppo alto per verifiche manuali.

Gli investigatori si sono quindi serviti di strumenti di intelligenza artificiale per trovare le informazioni attinenti al caso anche quando erano mascherate, ad esempio con messaggi in codice dove si faceva riferimento a particolari della corruzione facendo finta di riferirsi a prescrizioni mediche. Dopo un addestramento apposito, i sistemi di NLP sono riusciti a far emergere anche questo tipo di elementi.

A questi si è aggiunto il problema dei documenti militari sottoposti a segreto nazionale, i cui contenuti erano preclusi anche agli investigatori. In quel caso l’AI è riuscita a estrarre informazioni rilevanti al caso senza vedere l’intero contenuto del documento, preservandone la segretezza.

Le prove così ottenute hanno convinto l’azienda ad accettare un accordo per il pagamento di 3,6 miliardi di Euro alle autorità di Francia, Regno Unito e Stati Uniti che avevano iniziato le indagini.

Per approfondire: How to investigate a firm with 60 million documents

Mi occupo da molti anni di intelligenza artificiale. Dopo la laurea in Management ho conseguito una specializzazione in Business Analytics a Wharton, una certificazione Artificial Intelligence Professional da IBM e una sul machine learning da Google Cloud. Ho trascorso la maggior parte della carriera – trent'anni - nel settore della cybersecurity, dove fra le altre cose sono stato consigliere del Ministro delle Comunicazioni e consulente di Telespazio (gruppo Leonardo). Oggi mi occupo prevalentemente di intelligenza artificiale, con consulenze sull'AI presso aziende private e per la Commissione Europea, dove collaboro con la European Defence Agency e il Joint Research Centre. Questo blog è personale e le opinioni espresse appartengono ai singoli autori.