Interrotto il progetto francese per il riconoscimento automatico delle mascherine nelle stazioni

Non c’è pace per il riconoscimento facciale, anche se l’unico riconoscimento che fa è quello delle mascherine. Ricordate quel progetto-pilota a Parigi di cui scrivevo a maggio, che avrebbe dovuto contare la percentuale di persone che indossano una mascherina in una stazione pubblica? Non vi era una vera e propria identificazione della persona, solo una verifica su quanti passeggeri indossassero una mascherina e quanti no.

Dopo poco più di un mese il progetto è stato bloccato dalla stessa RATP (Régie Autonome des Transports Parisiens) che ha raccolto il parere negativo del CNIL, la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés, che ricorda il diritto di ogni cittadino a opporsi all’acquisizione delle proprie immagini negli spazi pubblici.

Per approfondire: Trop intrusives, les caméras de détection de masques désactivées à Paris et à Cannes (in francese)

Mi occupo da molti anni di intelligenza artificiale. Dopo la laurea in Management ho conseguito una specializzazione in Business Analytics a Wharton, una certificazione Artificial Intelligence Professional da IBM e una sul machine learning da Google Cloud. Ho trascorso la maggior parte della carriera – trent'anni - nel settore della cybersecurity, dove fra le altre cose sono stato consigliere del Ministro delle Comunicazioni e consulente di Telespazio (gruppo Leonardo). Oggi mi occupo prevalentemente di intelligenza artificiale, con consulenze sull'AI presso aziende private e per la Commissione Europea, dove collaboro con la European Defence Agency e il Joint Research Centre. Questo blog è personale e le opinioni espresse appartengono ai singoli autori.