
Erano stati mostrati appena due mesi fa all’evento NeurIPS, ma a quanto sembra i chip di Intel specifici per l’intelligenza artificiale non hanno convinto né gli ingegneri dell’azienda né qualche grande cliente che li aveva provati. Per questo motivo il colosso dei chip ha deciso di tirare il freno a mano sui prodotti di Nervana, la start-up che Intel aveva acquisito nel 2016 per oltre 400 milioni di dollari.
In particolare è stata bloccata la produzione di NNP-T, nome in codice “Spring Crest”, il chip ottimizzato per il training dei modelli di deep learning. Nervana sta lavorando anche a un altro chip, NNP-I o “Spring Hill”, progettato per facilitare i calcoli di inferenza. Sembra che la produzione di quest’ultimo chip stia continuando, almeno per onorare gli ordini già ricevuti, ma il gruppo di lavoro che fa capo a Nervana ha indubbiamente dovuto incassare un duro colpo, e si vocifera che diversi dipendenti stiano già lasciando l’azienda.
Archiviati i chip di Nervana, Intel punterà sui prodotti sviluppati dall’israeliana Habana Labs, un’altra start-up di hardware per AI che la multinazionale di Santa Clara ha acquistato l’anno scorso per due miliardi di dollari. I chip di Habana si chiamano Gaudi (training) e Goya (inferenza) e a quanto sembra saranno i nuovi prodotti di punta di Intel per l’hardware AI.
Per approfondire: Two startups enter, one leaves: Intel kills off much-delayed Nervana AI training chip, pushes on with Habana