
L’Università degli Studi di Torino ha lanciato, lo scorso primo dicembre, Funds Together, la sua prima campagna di crowdfunding per la ricerca. Dei tre progetti proposti, quello del team di “Impar.IA.mo Giocando” mira a diffondere l’intelligenza artificiale nelle scuola primaria e secondaria di primo grado della provincia e delle periferie.
I motivi per cui è importante insegnare l’AI ai bambini sono molteplici. Anzitutto, come ben sappiamo l’intelligenza artificiale è sempre più pervasiva nella vita di tutti noi, ed è importante che i bambini imparino a conoscerla per diventare degli utilizzatori consapevoli.
Poi perché anche se l’AI è una disciplina complessa, sappiamo che per comprenderla e utilizzarla con consapevolezza occorrono abilità cognitive di base, che noi tutti possediamo fin da bambini.
Per questo, integrando le competenze di ricercatori in informatica e in psicologia, il team del progetto ha sviluppato attività giocose e a basso costo sull’AI che possono essere facilmente trasferite agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le attività sono “unplugged”, cioè non richiedono l’utilizzo di dispositivi ma costituiscono un modulo che, combinato con lezioni di coding, permette di imparare anche a programmare un piccolo robot.
Il team del progetto è composto da Cristina Baroglio, professore associato all’Università di Torino che svolge ricerca in ambito AI, Elisa Marengo, assegnista di ricerca anch’essa impegnata nell’AI, Francesco Ianì, psicologo dell’apprendimento, ricercatore, e formatore negli istituti scolastici, Elena Gandolfi, assegnista di ricerca, psicologa dello sviluppo e dell’educazione con attività di ricerca e intervento nel contesto scolastico, Carlotta Parola, borsista di ricerca e laureata triennale in informatica, Vincenzo Bellomo, ex logista, borsista di ricerca e anche lui laureato triennale in informatica.
Come strumento si propone un percorso formativo rivolto agli insegnanti, partecipando al quale essi diventeranno i protagonisti di questa avventura. La formazione degli insegnanti, infatti, è uno strumento fondamentale per raggiungere in modo capillare diverse realtà scolastiche. Molte scuole purtroppo, soprattutto in provincia e nelle periferie, sono spesso escluse dai progetti più innovativi e non sono raggiunte da programmi di didattica su tematiche avanzate, cosa che lede il diritto a una formazione di qualità per tutti gli studenti.
Il progetto però ha bisogno dell’aiuto di tutti. Il crowdfunding è una raccolta fondi online a cui tutti possono partecipare, se credono nell’idea. È necessario raccogliere 4000€ entro il 15 gennaio. Se non si raggiungerà questo risultato le donazioni saranno restituite, ma nel caso si riuscisse a raggiungere l’obiettivo, i fondi serviranno a finanziare una borsa di studio per formare gli insegnanti sull’intelligenza artificiale, per supportarli nell’applicazione delle attività e per fornire una prima supervisione del lavoro svolto in classe. Si comincerà dagli insegnanti di piccole realtà del Cuneese (le scuole di Cavallermaggiore, Cavallerleone, Caramagna e Murello). A queste se ne potranno aggiungere altre indicate dai donatori.
Donate ora a questa pagina e aiutate il progetto a raggiungere l’obiettivo, ricordando che ogni euro vale tre. Infatti il raggiungimento dell’obiettivo attiverà il cofinanziamento dell’Università di Torino, che raddoppierà i fondi raccolti, e quello di Compagnia di San Paolo. Si finanzierà così un’altra borsa di studio per svolgere attività formative online e raggiungere altre realtà e si potrà aiutare il Museo Piemontese dell’Informatica a portare delle mostre sul territorio.
Un piccolo aiuto per contribuire a una formazione di qualità, per tutti!
Impar.IA.mo è patrocinato dall’Associazione Italiana Intelligenza Artificiale (AIxIA), dal Museo Piemontese dell’Informatica (MuPIn), dal centro Pensare in Granda (PINGcn), dall’associazione “La Torre” di Caramagna, dalla Società Italiana per l’Etica e l’Intelligenza Artificiale (SIPEIA), dall’associazione “Gli amici della biblioteca” di Cavallermaggiore e dai siti del nostro network (Notizie.ai, Ecosistema.ai).