Impatto della classificazione dei rischi nell’AI Act

Europa

Un recente studio basato sulle bozze della Commissione, del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea ha esaminato l’influenza dei criteri di classificazione dei rischi nel futuro regolamento sull’intelligenza artificiale (AI Act), evidenziando le questioni che necessitano di essere risolte per fornire maggiore chiarezza alle aziende. Lo studio si concentra in particolare sull’interpretazione pratica dei criteri.

I dati mostrano che il 18% dei sistemi di intelligenza artificiali presi in esame rientrerebbe nella categoria ad alto rischio, il 42% in quella a basso rischio, mentre per il 40% non è stato possibile determinare con certezza la categoria di appartenenza. Ciò significa che la percentuale di sistemi ad alto rischio potrebbe variare tra il 18% e il 58%. Inoltre, uno dei sistemi di AI esaminati potrebbe addirittura rientrare nella categoria di quelli vietati.

Le incertezze nella classificazione dei rischi sono principalmente concentrate nei settori delle infrastrutture critiche, delle risorse umane, delle forze dell’ordine e della sicurezza dei prodotti (Allegato II). Questa mancanza di chiarezza potrebbe rallentare gli investimenti e l’innovazione, visto che le aziende faticherebbero a comprendere e adattarsi alla normativa.

Per affrontare queste sfide lo studio raccomanda di promuovere l’innovazione fornendo una guida completa per la corretta classificazione dei rischi dei sistemi di AI, creando competenze all’interno delle autorità che dovranno per assistere le aziende nella corretta classificazione dei rischi, implementando campagne di informazione per educare tutti i destinatari sui requisiti e sugli obblighi dell’AI Act e standardizzando le definizioni lungo le leggi nazionali, i regolamenti europei e gli standard settoriali.

Per approfondire: AI Act: Risk Classification of AI Systems from a Practical Perspective