
Dove potenze come gli Stati Uniti, la Cina e l’Unione Europea avanzano verso una regolamentazione sempre più stringente dell’intelligenza artificiale, il Regno Unito ha scelto una strada differente. Durante una conferenza organizzata dal Financial Times, il Visconte Jonathan Camrose, ministro per l’AI e la proprietà intellettuale, ha annunciato che il governo britannico non prevede, almeno nel breve termine, una legge specifica per regolare il settore dell’AI. Una mossa che riflette la volontà di mantenere una politica ‘pro-innovazione’, volta a sostenere la crescita di un settore in rapida espansione.
La scelta di evitare una regolamentazione affrettata è stata giustificata dal Visconte Camrose con l’intento di mitigare il rischio di soffocare l’innovazione, un elemento vitale per il progresso e lo sviluppo dell’AI. In un’industria dove ogni nuovo sviluppo tecnologico può aprire orizzonti inesplorati, una regolamentazione troppo restrittiva potrebbe, secondo il ministro, limitare le potenzialità del settore.
Il governo di Sua Maestà ha ribadito questa posizione in una dichiarazione separata, affermando che ogni decisione futura verrà presa in stretta collaborazione con gli attori industriali e la società civile, proseguendo su una linea che privilegia l’innovazione. In questo scenario, dunque, la posizione del Regno Unito si distingue per la sua natura meno interventista, in linea con la sua storica tendenza a favorire l’innovazione e l’espansione industriale.
Tuttavia, la strategia adottata dal Regno Unito non è esente da critiche. Esperti e influenti membri del settore, come Greg Clark, presidente del comitato per la scienza, l’innovazione e la tecnologia della Camera dei Comuni, hanno espresso preoccupazioni riguardo al potenziale ritardo del Regno Unito nella definizione di standard globali per la governance dell’AI. Senza una legislazione chiara e definita, il Regno Unito potrebbe rischiare di rimanere indietro rispetto ai suoi concorrenti internazionali, perdendo l’opportunità di guidare il dialogo e la definizione di norme a livello globale.
Il dibattito sul ruolo e l’impatto della regolamentazione dell’AI è destinato a continuare, con il Regno Unito che si posiziona in modo unico nel panorama internazionale. La sua scelta riflette una fiducia nell’innovazione come motore di crescita, ma pone anche interrogativi su come equilibrare questo approccio con la necessità di garantire trasparenza e sicurezza in un settore in rapida evoluzione.
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