
L’Accademia di Pechino per l’Intelligenza Artificiale (Beijing Academy of Artificial Intelligence o BAAI) ha rilasciato le sue regole per lo sviluppo sostenibile e “umano” dell’IA.
I princìpi (qui il testo completo) sono suddivisi in tre aree: ricerca e sviluppo, utilizzo e governance dell’IA.
Molti vedono in questo gesto un ramoscello di ulivo teso dal governo cinese verso gli Stati Uniti, per iniziare un dialogo su aspetti come etica, responsabilità e inclusività dell’intelligenza artificiale.
La BAAI deve però farsi largo fra altre importanti organizzazioni come la Commissione Europea, l’OCSE e il WEF che in questi pochi mesi hanno rilasciato le loro linee guida per il governo dell’intelligenza artificiale.
Sperando che in futuro non si debba assistere a una “guerra di princìpi” per stabilire quali di queste liste diventerà quella universale.