
Il Comitato sull’Intelligenza Artificiale del Consiglio d’Europa (CdE) è stato incaricato di sviluppare una Convenzione sull’intelligenza artificiale incentrata sui diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. Tuttavia, il processo è stato oggetto di controversie, in particolare per quanto riguarda l’inclusione del settore privato e dei gruppi della società civile nel processo di stesura. Gli Stati Uniti hanno proposto di formare un gruppo di redazione composto da tutti i Paesi che potrebbero firmare il trattato, ma hanno anche spinto per limitare l’ambito di applicazione del trattato ai soli enti pubblici, escludendo così il settore privato in cui le aziende americane svolgono un ruolo di primo piano. Il Regno Unito e il Canada hanno espresso il loro sostegno al gruppo di redazione, ma ONG come AlgorithmWatch, Fair Trials, Homo Digitalis e la Conferenza delle organizzazioni non governative internazionali (CINGO) si sono mobilitate contro l’esclusione dalla stesura.
Diversi Paesi, tra cui Turchia, Polonia, Slovenia, Austria e Giappone, hanno chiesto la partecipazione delle ONG alla discussione sui metodi di lavoro. I Paesi dell’UE si sono incontrati a porte chiuse con la Commissione europea, dove i rappresentanti nazionali si sono divisi sulla questione. La Commissione ha proposto di chiedere un rinvio fino al raggiungimento di una posizione comune, che è stato visto come un tentativo di ritardare ulteriormente la discussione fino alla finalizzazione dell’AI Act.
Nella sessione plenaria del giorno successivo è stato raggiunto un consenso sul fatto che solo le potenziali parti della Convenzione sarebbero state ammesse alla stesura, che assieme alla discussione iniziale si svolgerà a porte chiuse per evitare che la posizione specifica dei Paesi venga resa nota. Il testo sarà condiviso con le ONG, che avranno la possibilità di commentare per iscritto o oralmente durante la plenaria, ma le organizzazioni della società civile temono che il loro contributo possa essere facilmente ignorato in questa fase. La mancanza di trasparenza è un altro punto dolente, poiché non vi sarà alcun resoconto pubblico della fase di redazione del trattato.
L’esclusione del settore privato dal trattato e dei gruppi della società civile dal processo di stesura solleva preoccupazioni circa la trasparenza e l’inclusività del documento che sarà prodotto. Poiché l’uso dell’intelligenza artificiale diventa sempre più pervasivo nella società, è fondamentale che lo sviluppo di qualsiasi trattato sull’AI avvenga in modo trasparente e inclusivo, tenendo conto dei contributi di tutte le parti interessate.
Per approfondire: US obtains exclusion of NGOs from drafting AI treaty