Cina: AI riconosce atti di violenza dalle telecamere di sorveglianza

Scene prese dal dataset RWF-2000
Scene prese dal dataset RWF-2000

Tre ricercatori cinesi hanno creato un dataset di 2000 video scaricati da YouTube, di cui 1000 contenenti scene reali di violenza catturate da telecamere a circuito chiuso e i restanti 1000 contenenti scene normali, sempre da telecamere CCTV.

Questo dataset, chiamato RWF-2000 (Real-World Fighting) è ad oggi il più grande di questo tipo, superando per numero e per qualità anche i dataset finora utilizzati: Hockey Fight e Movies Fight. Con il RWF-2000 i ricercatori hanno addestrato una rete neurale con l’obiettivo di farle distinguere le scene di violenza da quelle normali (o comunque non violente).

Il fatto che il dataset contenga solo video registrati da telecamere a circuito chiuso non è casuale. Scopo dei ricercatori infatti è creare un sistema che consenta di individuare atti di violenza a partire dalle immagini riprese con le telecamere di sorveglianza, in maniera da avvertire qualcuno non appena ciò dovesse avvenire.

Nei primi test il sistema ha raggiunto un’accuratezza dell’86,75%. Se adottato pervasivamente potrebbe riconoscere e segnalare atti di violenza in maniera automatica, contribuendo ad aumentare la sicurezza di un’area. Non sorprende che la ricerca cinese sia stata finanziata dalla città di Guangzhou (Canton) e dalla provincia di Jiangsu.

La ricerca si può consultare qui: RWF-2000: An Open Large Scale Video Database for Violence Detection (PDF)

Mi occupo da molti anni di intelligenza artificiale. Dopo la laurea in Management ho conseguito una specializzazione in Business Analytics a Wharton, una certificazione Artificial Intelligence Professional da IBM e una sul machine learning da Google Cloud. Ho trascorso la maggior parte della carriera – trent'anni - nel settore della cybersecurity, dove fra le altre cose sono stato consigliere del Ministro delle Comunicazioni e consulente di Telespazio (gruppo Leonardo). Oggi mi occupo prevalentemente di intelligenza artificiale, lavorando con un'azienda leader del settore e partecipando a iniziative della Commissione Europea. Questo blog è personale e le opinioni espresse appartengono ai singoli autori.