C’è molta AI nel nuovo piano quinquennale cinese

Durante l’annuale riunione legislativa, la Cina ha svelato una bozza del progetto economico quinquennale, che vede un aumento annuo della spesa in ricerca e sviluppo di oltre il 7%, fino alla fine del 2025.

Il piano quinquennale elenca sette aree strategiche considerate essenziali per la “sicurezza nazionale e lo sviluppo generale”. Queste includono l’intelligenza artificiale, il quantum computing, i chip, la ricerca genetica e biotecnologica, le neuroscienze e l’aerospazio.

Il Paese vuole creare laboratori nazionali e rafforzare i programmi accademici per incubare e sostenere alcune di queste tecnologie, ribadendo l’obiettivo di diventare una forte nazione manifatturiera anche nello sviluppo di aerei, robotica e veicoli a nuova energia (il modo in cui il governo di Pechino chiama i veicoli elettrici o dotati di pile a combustibile).

Il piano richiederà che gli ambiti critici delle catene di approvvigionamento rimangano all’interno della Cina. Questo è in linea con la strategia cinese di creare dei produttori nazionali di chip che possano competere con i colossi americani, soprattutto dopo l’arma delle blacklist frequentemente usata dall’amministrazione Trump.

Per saperne di più: China Targets AI, Chips Among Seven Battlefronts in Tech Race With U.S.

Mi occupo da molti anni di intelligenza artificiale. Dopo la laurea in Management ho conseguito una specializzazione in Business Analytics a Wharton, una certificazione Artificial Intelligence Professional da IBM e una sul machine learning da Google Cloud. Ho trascorso la maggior parte della carriera – trent'anni - nel settore della cybersecurity, dove fra le altre cose sono stato consigliere del Ministro delle Comunicazioni e consulente di Telespazio (gruppo Leonardo). Oggi mi occupo prevalentemente di intelligenza artificiale, con consulenze sull'AI presso aziende private e per la Commissione Europea, dove collaboro con la European Defence Agency e il Joint Research Centre. Questo blog è personale e le opinioni espresse appartengono ai singoli autori.