Ancora divergenze sul Trattato internazionale AI al Consiglio d’Europa

Consiglio d'Europa

Un altro importante elemento di governance in discussione in Europa, oltre all’AI Act che sta proseguendo in salita la sua strada al Parlamento europeo, è il Trattato internazionale sull’intelligenza artificiale del Consiglio d’Europa (CdE), che ha già fatto registrare qualche polemica per le riunioni a porte chiuse e senza ONG.

Durante la riunione del Gruppo Telecomunicazioni del CdE tenutasi il 21 febbraio sono emerse differenze di vedute che rendono necessari ulteriori incontri. Secondo informazioni raccolte da Contexte, l’UE ha una posizione coordinata sul preambolo, sulle disposizioni finali e sul capitolo VII sulla governance. Tali questioni sono state discusse ma non finalizzate a livello di Comitato sull’intelligenza artificiale (CAI) del Consiglio d’Europa.

Il gruppo di lavoro sulle telecomunicazioni del Consiglio dell’UE dovrebbe discutere nuovamente il trattato nella riunione del 21 marzo, con l’obiettivo di preparare la propria posizione sul nucleo del testo, ossia le definizioni e le misure da adottare, prima della riunione di aprile del CAI. L’ambizione delle parti è di raggiungere un accordo entro novembre 2023.

Il futuro trattato, che non è ancora stato reso pubblico se non come “bozza zero” (qui il pdf), potrebbe essere messo all’ordine del giorno nel vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa che si terrà a Reykjavik, in Islanda, il 16-17 maggio 2023.