Intelligenza artificiale ed esplorazione spaziale, un binomio che attira subito l’attenzione (perlomeno la mia).
Wired ha un’interessante storia su come un gruppo di ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA abbia usato un algoritmo di machine learning per creare un modello che riconosce crateri di recente formazione su Marte.
Inizialmente le immagini, catturate da Context e HiRISE, due telecamere a bordo di Mars Reconnaissance Orbiter (che da quindici anni gira attorno al pianeta rosso), venivano controllate manualmente. Si trattava di un lavoro che richiedeva almeno tre quarti d’ora a immagine, e che quindi non veniva eseguito per tutti i file.
Ora il modello AI riesce ad analizzare un’immagine in soli 5 secondi, rivelando nuovi crateri che prima non venivano visti, dando così ai ricercatori NASA nuovi spunti per le loro ricerche.
Per approfondire: NASA Is Training an AI to Detect Fresh Craters on Mars