
Mercoledì 22 settembre si è tenuto il convegno digitale AI Talk Health promosso da AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. Accademici, esperti del settore e aziende si sono confrontati sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo sanitario e farmaceutico condividendo idee, progetti, esperienze ma anche sfide e limiti. L’appuntamento è il secondo della serie intitolata “AI Talks” che ha il compito di accompagnare i partecipanti verso l’AI Forum, il grande evento annuale dell’Associazione in programma per il prossimo 23 novembre.
Ad aprire i lavori della mattinata, Piero Poccianti, presidente di AIxIA, con un intervento focalizzato sul terzo obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite volto ad assicurare la salute e il benessere per tutti e ad ogni età. Il presidente ha presentato i principali campi di applicazione dell’IA per la salute, sottolineando però la necessità di una visione olistica con tutti gli altri obiettivi.
“Non possiamo raggiungere il terzo obiettivo senza preservare la vita sul Pianeta, senza disporre di risorse per tutti, senza educazione, senza acqua pulita, senza diminuire le diseguaglianze – comprese quelle di genere, senza eliminare la fame, la povertà e i conflitti, senza limitare il riscaldamento globale. Abbiamo bisogno di un profondo mutamento nel nostro approccio alla Salute.”, afferma Poccianti.
La parola è passata poi a Emanuela Girardi, founder di Pop AI e membro del direttivo AIxIA, che ha fornito un approfondimento sull’impatto della digitalizzazione e dell’impiego delle tecnologie di AI nel settore dell’Health, evidenziando i punti di forza e le aree di miglioramento della strategia dell’Europa e presentando le nuove iniziative europee per promuovere un ecosistema dell’innovazione per la salute e per il digitale.
“Il COVID-19 ha evidenziato le debolezze dei sistemi sanitari europei che non erano pronti ad affrontare una pandemia e presentavano, in generale, bassi livelli di digitalizzazione. La pandemia ci ha reso più consapevoli e più uniti, abbiamo capito che dobbiamo sviluppare una strategia digitale europea per tutelare la salute dei cittadini europei sfruttando anche i benefici offerti dall’impiego delle tecnologie di IA. Sarà un percorso lungo e ricco di sfide, ma la più urgente a mio avviso è superare la frammentazione delle numerose iniziative europee attraverso la creazione di un centro europeo di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico sull’AI, ispirandosi al CERN, che ci permetterebbe di valorizzare le eccellenze europee nella ricerca, attrarre talenti e favorire il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuovi servizi e prodotti per migliorare la qualità e la salute delle persone”, dichiara Girardi.
La mattina ha lasciato poi spazio a due tavole rotonde. La prima, intitolata Sanità e Intelligenza Artificiale e moderata da Emanuela Girardi, ha ospitato Amedeo Cesta, Dirigente di Ricerca del CNR e Vicepresidente AIxIA, Marco Maratea, Professore Associato dell’Università di Genova, Valter Fraccaro, Presidente di SAIHUB – Siena Artificial Intelligence Hub, e Roberta Gilardi, CEO di G-Gravity. I relatori hanno portato sul palco virtuale dell’evento alcuni esempi di applicazioni di Intelligenza Artificiale a contributo all’evoluzione della Medicina: dall’assistenza agli anziani, alla telemedicina, comprese nuove soluzioni per la creazione medicinali, per la diagnosi e altro ancora.
La seconda, invece, dal titolo Intelligenza Artificiale e contrasto alla pandemia è stata moderata dal presidente Piero Poccianti e ha visto la partecipazione di Davide Bacciu, Professore associato UNIPI e Segretario AIxIA, Alfonso Gerevini, Professore Ordinario dell’Università di Brescia, Cosimo Accoto, MIT Research Affiliate, Arianna Cocchiglia, Direttore Innovazione PA e Salute di Engineering, e Marco Breda, Responsabile Area Adv. Analytics di D&A di Engineering. I relatori hanno presentato diverse iniziative attive e in via di sviluppo finalizzate al contrasto della pandemia.