A New York ci si potrà opporre all’uso dell’AI per assunzioni o promozioni

A colloquio dal robot

Il Consiglio della città di New York ha recentemente approvato una legge che regola l’uso dell’intelligenza artificiale nelle decisioni riguardanti le assunzioni o le promozioni. La legge, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2023, richiederà ai datori di lavoro di completare degli audit per i bias su qualsiasi procedura AI venga utilizzata per selezionare i candidati per un’assunzione o per una promozione, e stabilisce che tali verifiche debbano essere condotte non più di un anno prima che la procedura con l’AI sia utilizzata (in altre parole, non devono essere verifiche troppo datate, perché nel frattempo gli algoritmi evolvono).

La legge richiede ai datori di lavoro, inoltre, di pubblicare sul loro sito web informazioni su qualsiasi procedura AI usata per le assunzioni e le promozioni, e di fornire ai candidati e ai dipendenti un preavviso di 10 giorni prima che tale procedura AI possa essere utilizzata.

Sia i candidati sia i dipendenti avranno il diritto di opporsi all’uso dell’AI nella procedura, obbligando il datore di lavoro a utilizzare una procedura alternativa (quindi senza AI) per valutare il candidato o il dipendente che si sono opposti.

Per approfondire: New York City to Restrict Use of Automated Employment Decision Tools: What Employers Should Know

Mi occupo da molti anni di intelligenza artificiale. Dopo la laurea in Management ho conseguito una specializzazione in Business Analytics a Wharton, una certificazione Artificial Intelligence Professional da IBM e una sul machine learning da Google Cloud. Ho trascorso la maggior parte della carriera – trent'anni - nel settore della cybersecurity, dove fra le altre cose sono stato consigliere del Ministro delle Comunicazioni e consulente di Telespazio (gruppo Leonardo). Oggi mi occupo prevalentemente di intelligenza artificiale, con consulenze sull'AI presso aziende private e per la Commissione Europea, dove collaboro con la European Defence Agency e il Joint Research Centre. Questo blog è personale e le opinioni espresse appartengono ai singoli autori.